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da Londra, venerdì 6 febbraio 2015

il primo default sub-sovrano in Europa dopo la crisi Lehman

E' facile dimenticare tutto quanto dei tempi bui del 2008/9.

I Titoli bancari crollavano. Si scommetteva su chi sarebbe stato il prossimo Northern Rock, o RBS. Anche su Interi paesi. Chi sarebbe stato il prossimo dopo l'Irlanda?
Beh, le notizie sull'Austria mostrano quanto lontano siamo ​​da allora.

Hai sentito che una regione importante dell'Austria è andata in default?

 

L'agenzia di rating Fitch ha declassato il debito sovrano austriaco sulla scia di una delle sue province, la Carinzia, che ha «sballato». E sai una cosa? Tutti hanno preso la notizia molto bene.
Il mercato dei titoli di Stato austriaci a malapena ha battuto ciglio - perchè la Banca centrale europea è in procinto di avviare l'«aspirapolvere» sulle sue obbligazioni, indipendentemente dal prezzo.

Solo pochi anni fa i mercati si sarebbero strappati i capelli in un momento come questo.
Sarebbe girata la notizia che questa regione alpina, al confine con l'ex blocco orientale, era in default.

Come Ambrose Pritchard-Evans mette sul Telegraph, è il 'primo inadempimento sub-sovrano in Europa dopo la crisi di Lehman Brothers, paragonabile per certi aspetti al fallimento della California Orange County nel 1994 o alla città di Detroit nel 2013.'
Il punto chiave è che l'Austria non sta andando a chiedere ai suoi cittadini di contribuire al salvataggio delle disavventure bancarie della Carinzia.

Dovremo abituarci a questo nuovo tono e che cosa potrebbe significare per noi d'ora in avanti ...

Non vogliamo essere ingannati di nuovo

Avevamo sentito suggerire che l'Irlanda avrebbe dovuto 'congelare' il proprio debito bancario.
Se le banche straniere erano state abbastanza stupide da dare soldi alle banche irlandesi che poi erano fallite, beh, quello era stata la loro scelta. Erano forse stati i contribuenti irlandesi a sottoscrivere l'accordo?

E la squadra greca neoeletta pone la stessa domanda. Perché vien fatto pesare il fardello  sui Greci per rimborsare gli oneri della comunità bancaria europea?
Vogliono annullare retroattivamente il salvataggio greco da parte dell'Europa. Uno schema perversamente etichettato «piano di salvataggio per la Grecia».

Con tanta acqua passata sotto i ponti, stiamo iniziando a vedere un clima 'bail-in' - in cui il  debitore pretende un haircut sul debito. Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto!
Cinque anni fa nessuno poneva davvero in discussione l'idea che i contribuenti dovevano sottoscrivere automaticamente le perdite bancarie. In primo luogo il pubblico voleva che il sistema finanziario fosse sicuro. A qualunque costo.

Ma la prossima volta (se ci sarà una prossima volta!) non stiamo così sicuri che le cose andranno così liscie per i pianificatori centrali e i loro compari bancari. Il pubblico non crederà che per salvare i loro risparmi si debba prima salvare le banche.
Non ha nemmeno importanza se la premessa sia giusta o sbagliata. I salvataggi bancari in Europa da parte della cosiddetta Troika sono stati atrocemente gestiti e sono stati gravemente iniqui.

Il punto è: ci dovesse essere una prossima volta, si deve assumere che le cose andranno in modo diverso. Un crollo finanziario ... chi lo sa?

 

Beneficeremo di nuovi salvataggi?
 

Le cose sono molto diverse da cinque anni fa. Il fatto è che le regioni europee possono effettivamente fallire, e possiamo anche discutere l'idea che Grecia lasci la zona euro.
Questi sono giorni con strani effetti. I mercati si defilano dai pianificatori in un modo del tutto inedito.

Le cose si stanno muovendo in questo mercato; con la geopolitica globale e le banche compiacenti, non abbiamo il diritto di sentirci sicuri in questo momento.

 

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